10 marzo, Giornata della Donna

In occasione dell’ 8 marzo, RI-ripropongo questo vecchio post (risale al 2011) non mio, che trovo ancora valido; mentre io non ho niente da dire.

‘Stavolta senza chiedere il permesso.    Speriamo bene…  :\ …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

 Utente: egle1967 Ecco un  commento lasciato ieri dall’amica Egle. 

Mi è piaciuto per originalità al punto di volerlo evidenziare,
per tutti voi:

Ieri mi sono piovuti auguri da donne e uomini; io educatamente ringraziavo, ma non sapevo bene per cosa (e forse neanche loro).
Ho pensato a che significato potesse avere -oltre a quello della commemorazione del fatto storico che hai raccontato a tuo figlio- il significato che poteva avere, dicevo,  per me.
In quanto persona/donna mi sono sentita io in animo di ringraziare coloro che apprezzano non solo me come persona, ma, in particolar modo, ME in quanto donna.
Quindi ho comprato dei fiori, per mio figlio e per il mio compagno.
A mio figlio li consegnerò stasera (ieri non era con me) e lo ringrazierò per la possibilita’ che mi dà di esprimere sentimenti come la protezione, la responsabilita’, l’amore senza giudizio, senza competizione.
Per il mio compagno ho voluto essere coerente con i miei sentimenti ed allora, prima gli ho tirato tre pugnetti dicendogli che erano per tutte le volte che mi aveva fatto sentire “una merda” e poi gli ho dato i fiori, ringraziandolo per le volte in cui mi aveva fatto sentire una vera donna, in cui mi aveva viziato, amato, e desiderato in quanto donna.
Ce ne sono, per entrambi, di motivi per cui ringraziarli – altri, intendo- ma quelli riguardano la “persona Egle” e non , nello specifico, la “donna Egle”. 

  Egle