assenza e lontananza

La vita cambia di botto quando una persona cara esce all’improvviso e completamente dalla tua.
 Mica deve per forza morire: può essere che ti abbandoni , o che sia tu a doverle assolutamente sfuggire , o che insieme si decida di tagliare di netto per salvarsi (dicono che succeda).
Se si condivideva il quotidiano, tutto viene stravolto: ritmi, abitudini, tante cose non le farai più e sarai libera di farne altre. Ti sembrerà strano guardarti un film da sola e aver invece voglia di commentarlo con quella persona, per esempio, ricordando le volte che ti riusciva di uscire per conto tuo e come vivevi quei momenti: intimi e personalissimi ritagli di libertà.

In qualche modo, il cambiamento coatto segna un confine (ma forse coatti, i cambiamenti, lo son sempre).

Se al contrario non ci vivevi assieme, o vicino,  è sì  tutto diverso, maledizione, senza però che nulla cambi. Uno straniamento, una schizofrenia che a me manda in tilt.
 
Chi è lontano in chilometri pur essendo molto vicino sentimentalmente te lo porti sempre dietro: annoti senza volerlo ogni particolare per poterglielo raccontare, telefonare, scrivere. Una presenza sotto pelle. Una buona qualità di vita permette di tenere il passo di un amore grande  e la lontananza è un filo di oro e acciaio che lega, sei sicura che in ogni momento sia con te come un diamante piantato in mezzo al cuore.
Forse per questo motivo ho avuto amori sempre lontani; almeno finché ho potuto, cioè fino al figlio; confesso che in quel caso la coabitazione mi era stata quasi imposta dal padre, al quale sarò sempre grata per avermi fatto scoprire che è possibile godere della quotidianità condivisa, bisticciando con amore.
E ho anche capito perché ci si può legare tanto ad alcuni amici di blog, mai visti di persona: grazie a loro, a voi, le antenne son sempre sintonizzate.
Mi mancate affettivamente ed intellettivamente.

Bè. Due mesi fa o poco meno avevo iniziato una relazione che prometteva essere amorosa. Tra l’altro, sarebbe stato il primo fidanzato veronese. Un mese: non ha retto alla prima prova. O non abbiamo retto.
(BRUM… la battutaccia… evitala ché non posso risponderti… non fare il furbo!)
Già, perché il problema con Splinder non è risolto (mi han risposto anche grazie al vostro intervento, ma forse non dipende da loro); anzi, si è aggravato, dato che mi ha abbandonato il monitor.
Infatti, sto usandone uno preso in prestito.
 

  Ciaociao!! 
 

  .. Cosa che non avviene se non ci vivevi assieme, o vocino. .