Se fossi nata popolana secoli fa, non avrei rinunciato alla possibilità di prendermi gioco dei Signori e Padroni e dei Re, e , sì, probabilmente mi sarei travestita per assicurarmi di mantener la testa attaccata al collo, una volta terminato il Carnevale.
E forse così fu, dato che questa è l’unica festa comandata che mi godo in prima persona, delle altre me ne faccio un baffo da quando… boh? da quand’ero bambina, benchè gioisca del riflesso del piacere altrui, come ai più accade, da quel che leggo nei vostri blogs.
Questa che vedete è solo una maschera di carta appoggiata al viso, ma il costume prevedeva la cura del minimo dettaglio: dagli stivaletti alla Mary Poppins al fazzolettino bianco, profumato di 4711, infilato nella manica del golfino; dalla camicetta nera in macramé (ereditata) al bastone con tanto di testa di Barbie a mo’ di pomolo… dai capelli alla camminata alla voce: non riconosciuta nemmeno dagli amici stretti. Oggi non lo farei: la maschera è troppo simile a ciò che cela. Ma allora, che soddisfazione! davo il tormento palpeggiando tutti e tutte, e bastonavo i giovanotti perchè mi cedessero il posto…
Fu l’ultima festa in maschera a cui partecipai; Oggi mi potete incontrare tutta per benino dall’ortolano, in Posta o sull’autobus con un naso quasi esagerato, o senza qualche dente, o coi baffetti ben curati… Perchè? Boh, penso per avere l’alibi di poter essere qualcosa di diverso e sentirmi autorizzata a comportarmi fuori dalla norma, come da manuale scolastico di psicologia.
‘E allora dove vuole arrivare questa, dato che i manuali di psicologia spiccia li conosciamo tutti?’
Bè, intanto avevo fretta di postare qualcos’altro – e lo si capisce perchè scrivo come se stessi commentando uno dei vostri post – e poi perchè ho fatto un parallelo con l’anonimato dei bloggers.
In molti m’avevan preso per un ragazzo, visto il soprannome Lillo, non intenzionale, un vero Lillopercaso. Perciò uno potrebbe facilmente giocare ad esser qualcun altro, sesso diverso, età diversa, soprattutto personalità diversa: gusti diversi, scrittura diversa, soprattutto convinzioni diverse. Quello, se fatto come gioco in trasparenza, sarebbe anche utile: difendere con passione e cognizione di causa l’ opinione opposta scalfirebbe non poco i pregiudizi che uno ha, penso. Un tempo, quando avevo vita sociale più ricca, lo facevo; Come i bambini: “Facciamo che io ero un creazionista e tu un evoluzionista…” e via dicendo. Si potrebbe fare anche qui, qualche volta. Ma prendere un’identità fittizia.. quello, non ci riuscirei più, oramai mi sono affezionata a voi, e mi parrebbe di tradirvi, no? Uff, troppa carne al fuoco. devo scappare di nuovo, ma: ditemi di voi: Vi piace il Carnevale, a parte i dolcetti? Vi mascherate? Fate festa? Ora? Una volta?… voglio sapere tutto!