Spleen der

C’è stato un tempo in cui abitavamo sul pianeta Effìmera; avevamo fondato la città di Bloggherìa e ci facevamo visita l’un l’altro salpando da Stazioni Di Sola Partenza o viaggando sul bel Camper di Riposo di Feritìn; perché i quartieri eran tanti e diversi e alcuni anche lontani.
C’erano le Torri dei Poeti e gli Antri dei Filosofi, i Muri del Pianto e i Giardini Matematici; Caffè Letterari non ne conoscevo, allora, ma Il Caffè della Peppina eccome; Covi Anarchici e Blu-CanteenSalottini Lellici, Praterie StellariCineSpiagge e ClassiMiste: tutti ragionavano o cazzeggiavano con tutti,  dimentichi di essere ospiti.
In quanto McDadaistibevevamo Flüssigmalz mangiando WürstFrettau e Macedonia Baudelaire da  McDada’sma non sempreIn un cantuccio c’era pure un’ottima Cretineria.
Per strada potevi incontrare Monaci Bianchi, Streghe Assortite, Q.Suzettes e Brumbri Impennati; Fatine Boreali e Cuccioli Da Salvare popolavano vicoli, viali e Piazze Di Sogno,
 dove Nica girava in blue-jazz e Pasion in Red.
 
E molto, molto altro, claro, tipo Sandroni e Romanine.
E musica, tanta.  
Splinder non c’è più e noi invece sì.
Uno solo mancava :  MIO CUGGINO.
(Però, mi rode non poter più commentare con immagini e suoni.

A voi, no?)