Sturiellett bambinett

Ho riaccompagnato a Milano la mia SuperZia Sandra, dopo un mese e oltre passato qui insieme. Dato che è uno spirito bambino -nel senso migliore del termine- le dedico questa filastrocca (scritta per la fine dell’anno scolastico di un’amica mia, maestra, appunto, d’asilo).

 

SANDRINA LASCIA L’ASILO

Ben nascosto nel nostro giardino,

ci sta un Orso Piccolino.

Annusa i rumori, accarezza gli odori,

osserva i sapori ed ascolta i colori.

E tutti i sassi vuole assaggiare

perché gli piace sperimentare.

Non si canta alle pietre, non si mangiano i fiori!”

Persino in tivù l’hanno detto, i Dottori!

E invece ci insegna la nostra Maestra

che tutto va visto da sinistra e da destra,

da sopra e da sotto, da dentro e da fuori..

ma soprattutto usando anche il cuore.

Io le ho creduto e comincio a capire,

con la mia testa già riesco a pensare.

Così, non son più quell’Orsetto Piccino,

ma un po’ mi dispiace lasciare il giardino.

 

 

Disegno di Daniela Rahel Schneider-Ventura

Disegno di Daniela Rahel Schneider-Ventura

23 pensieri su “Sturiellett bambinett

  1. Dire cose profonde in maniera leggera è il miglior modo di comunicare, non solo ai bambini. Anche fra adulti dovremmo adottare la Leggerezza come modalità standard di comunicazione (che, come scriveva Calvino, leggerezza non è superficialità ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore).
    W la filastrocca!

    • Mi nomini Calvino e la sua lezione sulla Leggerezza, qui, e mi fai un piacere che non t’immagini!!! Proprio lui vorrei m’ispirasse, da sempre.
      Mi piacerebbe che leggessi la Sturiellett prima di questa, anche se inizia un po’ ‘a pacco’… (non è da blogger educati fare richieste, ma sono un’incivile!)

  2. ADORABILE FILASTROCCA!!!! Sei un incanto, Lillo… Sai cospargere di poesia le parole più semplici . Bravissima! Io ho insegnato alla scuola elementare e sono in pensione!!!! Evviva!!!!
    Un bacione, mia cara!!!!

  3. Cara Daniela, peccato non poterti “rubare” la filastrocca per i miei alunni: andrò in pensione da settembre! E’ veramente simpatica e profonda nello stesso tempo, un po’ alla Gianni Rodari. E poi l’Orsetto mi fa pensare a quello che chiude la pagina del mio blog!
    Approfitto per mandarti un affettuoso saluto.

    • E tu rubala per la festa di chiusura! (però attribuiscimi la proprietà).
      Grazie per l’Orsetto, è perfetto!!! Lo metterei sopra, nel post, se ne fossi capace.

  4. Che bella, Dani!!! mi hai regalato un colpo di nostalgia… Gli adulti che hanno saputo coltivare e contenere l’entusiasmo e lo sguardo da bambino, sono coloro che riescono a comunicare maggiormente con tutti, e come saper parlare più lingue.
    Un abbraccio

  5. Allora ti chiami Daniela ! E’ vero la tua filastrocca assomiglia a quelle di Gianni Rodari…
    Dopo la pioggia Dopo la pioggia viene il sereno
    brilla in cielo l’arcobaleno.
    E’ come un ponte imbandierato
    e il sole ci passa festeggiato.
    E’ bello guardare a naso in su
    le sue bandiere rosse e blu.
    Però lo si vede, questo è male
    soltanto dopo il temporale.
    Non sarebbe più conveniente
    il temporale non farlo per niente?
    Un arcobaleno senza tempesta,
    questa si che sarebbe una festa.
    Sarebbe una festa per tutta la terra
    fare la pace prima della guerra.
    Fantastica come la tua!!!!

    • Troppo onore! Mi piacevano molto, e le leggevo al Mostrillo. La prima che mi viene in mente ora è quella del fabbricante (e venditore) di Stelle Comete, la ricordi? Alla fine, dato che tutti le ammiravano ma nessuno le comperava, modificava la sua macchina per comete e si fabbricava un bel panino!

  6. Che bella questa filastrocca!
    Tu sai essere ancora una bimba.
    Anche io, ma è un periodo…
    Ti scrivo presto!
    Non sto bene, Lillo.
    <3
    gb

  7. Ho il libro Danielina! Spesso mi capitava di leggerle ai bambini a scuola!!!! Tempi andati… Nessun rimpianto.
    Alle 18 seconda partita dei mondiali, la guarderai???
    Speriamo bene!!!
    Bacione

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