CIAO A TUTI ! (post senza duplicazione di grafemi e senza pretese)

Devo ispezionare la madia dei ricordi per sceglierne uno da conservare. Opto per lo scomparto “Infanzia”; lo apro e la musica m’investe: a casa nostra non mancava mai.

La muti con la sua radio . . .

 . . . e il papà coi suoi dischi di Swing e Calypso, Sinfonica e Bebop (quando non era lui medesimo a suonare per noi).

La domenica si pranzava con uno dei genitori, lo paterno, e con lui si andava giù pesante di Lirica; per gli altri avi, invece, ad ogni riunione familiare ci si tramutava in un Coro Alpino;

 E se ripenso a certe feste danzanti con le zie. . .

Durante il mese mariano, poi, ci capitava di rimanere comodi a tavola dopo cena e intonare le Laudi a Maria, con le finestre spalancate e i cuori al vento (sorprendendo i vicini, dato che non praticavamo un granché).

Ma eravamo già grandine, la mini sòra ed io, quando registravamo su nastro brani a due voci per poi cantarci sopra con la terza e la quarta (cose tipo CSN&Y)

Volendo andare un po’ avanti nel tempo, voilà i concerti estemporanei del papà insieme a certi strani tipi che transitavano per casa con bonghi e zaini (l’unica ragione per cui non venivano da lui respinti).

 E poi, ancora, il fratel minore col suo primo IBANEZ . . .

Il meglio, però, lo davamo in auto (sempre guidata da una Superzia); anche lì; in parte perché eravamo dei drogati musicomani, in parte per rimediare al mio mal d’auto perniciosus.

Uno dei nostri hit popolari, dato che ben si prestava a variazioni canore, era TUTI VA IN FRANCIA. La cosa comica è che solo ultimamente ho capito che “Tuti” non era la graziosa signorina che se la svignava in direzione di Parigi con le sue scarpine bianche, bensì “la moltitudine”, proferito in Friulano, che emigrava in cerca di lavoro.

L’ho scoperto grazie a Youtube, figurarsi.

Anzi, PER COLPA di Youtube !

E a voi non sono mai capitati simili fraintendimenti?

56 pensieri su “CIAO A TUTI ! (post senza duplicazione di grafemi e senza pretese)

  1. ma Lillo, non conoscevo questo aspetto canoro. Che bello! Sai che cori se io e te ci trovassimo? E magari se si aggrega la Bianchi Alessandra si fa un trio con i controc..zi!

  2. Anch’io, anch’io sono stata cresciuta a pane e musica, figurati che un fratello di papà Melchiorre Luise, cantava alla Scala come basso comico, se lo cerchi su internet potrai anche ascoltarlo e leggere la biografia, io mi sono perfino cimentata creando un canto a mio modo, modellato su sillabe così come mi uscivano, ti ci metto il link:
    http://beatiipoeti.blogspot.it/
    l’ho inventato e cantato per la mia fiaba dell’usignola. E mi capitava una cosa strana: nell’entusiasmo aprivo il registratore e me ne andavo a tutta voce finché volevo, appena finivo ero afona, ma solo dopo avere chiuso il registratore per esaurimento del nastro, non mio.
    Uno di quei canti l’ho messo in un mio blog secondario linkato al principale.
    Mi piace tanto inventare.
    Ieri ho creato una ricetta con la zucca gialla che mi sono leccata i baffetti, ho subito scritto come l’ho fatta perché è stato un momento rivoluzionario in cucina e poi me lo dimentico, ero stanca e ho arraffato dal frigorifero le prime cose a casaccio.
    Il tuo blog è bellissimo, ma come vai con le doppie? Sei riuscita a capire dove devi metterle?

  3. E chissà se alle doppie ne metto tre se il tuo computer, in compenso, ne scrive due? Proviamo: dopppie. Ho detto dopppie. Che fa? Quante ne ha messe? Due, tre o nessuna?

  4. Sbadatamente ero già venuta a trovarti ma non avevo notato le mancanze, solo la musica.
    Ma quanto sei brava! Quanto? Tantissssimissssimo…quasi come Noè…

    Sull’arca di Noè regnava una grande confusione. Tutti gli animali si affollavano in
    coperta, barrivano, abbaiavano, nitrivano, ruggivano e si spingevano per trovare un
    posto sicuro.
    Noè ebbe un’idea per mettere un po’ d’ordine tra le bestie e disse:<>.
    Saluti e baci

  5. A prua si
    disporranno gli animali il cui nome non contiene doppie; al centro staranno gli
    animali il cui nome ha un solo raddoppiamento; a poppa si posizioneranno gli animali
    il cui nome ha due doppie
    Ahhhhhhh Aiutoooooo non so perché il testo si nasconde?????

  6. Ah, ecco perché ha lasciato a terra gli Eliocorni: perché in ortografia erano dei somari, mentre i somari eran delle aquile, e le aquile eran tra il cinque e il sei, ma tanto volavano!

  7. Mi fai venir voglia di tornare a fare musica, Lillo; ma non so nemmeno se ne sarei più capace. Anch’io ho smesso di cantare e suonare e ho un quintale di canzoni che nessuno canterà più. Volevo iscrivermi alla SIAE e pubblicare sul web, ma pare che siano soldi buttati, se non si fa il mestiere di musicista, e poi ho qualche difficoltà a scrivere bene lo spartito. Magari mi metto d’impegno e torno a fare il musicante; ma mi sa che sia un po’ tardi

    • Ma uno deve pagare la Siae per pubblicare la roba sua? O è per tutelare i suoi diritti?
      Ma cosa sono, Guido, canzoni o che?
      Mi spiace che tu sia lontano, magari ricomincerei a cantare anche io
      (Tra l’altro: Mostrillo, disgraziatamente, non ha molto orecchio, il padre era una campana rotta!!)

  8. “It’s getting to the point
    where I’m no fun anymore
    I am sorry
    sometimes it hurts so badly
    I must cry out loud
    I am lonely
    I am yours, you are mine
    you are what you are
    and you make it hard.

    Remember what we’ve said and done and felt
    about each other
    oh babe, have mercy
    don’t let the past remind us
    of what we are not now
    I am not dreaming
    I am yours, you are mine
    you are what you are
    you make it hard.

    Tearing yourself away from me now
    you are free and I am crying
    this does not mean I don’t love you
    I do, that’s forever,
    yes and for always
    I am yours, you are mine
    you are what you are
    you make it hard.

    Something inside is telling me that
    I’ve got your secret
    are you still listening?
    Fear is the lock
    and laughter the key to your heart
    and I love you
    I am yours, you are mine
    you are what you are
    you make it hard
    and you make it hard.

    Friday evening, Sunday in the afternoon
    what have you got to lose?
    Tuesday morning, please be gone I’m tired of you
    What have you got to lose?
    Can I tell it like it is?
    (Help me I’m suffering)
    Listen to me baby
    it’s my heart that’s a suffering
    (Help me I’m dying)
    it’s a dying, that’s what I have to lose
    I’ve got an answer
    I’m going to fly away
    what have I got to lose?
    Will you come see me Thursdays and Saturdays?
    What have you got to lose?

    Chestnut brown canary
    Ruby throated sparrow
    sing the song don’t be long
    thrill me to the marrow.

    Voices of the angels, ring around the moonlight
    asking me, said she’s so free
    how can you catch the sparrow?

    Lacy, lilting, lyric, losing love, lamenting
    change my life, make it right
    be my lady.

    ¡Que linda! Me recuerdo a Cuba
    la reina de la Mar Caribe
    quiero sólo visitarla allí
    y que triste que no puedo vaya!
    o Va! O Va! “.

    Traduzione.

    “Si sta arrivando al punto
    in cui non mi diverto più
    mi dispiace
    a volte fa talmente male
    che devo gridare ad alta voce
    sono solo
    sono tuo, tu sei mia
    tu sei quello che sei
    e lo rendi difficile

    Ricorda quello che abbiamo detto, e fatto e provato
    l’uno per l’altro
    oh piccola, abbi pietà
    non lasciare che il passato
    ci faccia ricordare quello che ora non siamo
    non sto sognando
    sono tuo, tu sei mia
    tu sei quello che sei
    e lo rendi difficile

    Adesso ti stai allontanando da me a malincuore
    sei libera e io sto piangendo
    questo non significa che io non ti ami
    perché ti amo, quello è per sempre
    sono tuo, tu sei mia
    tu sei quello che sei
    e lo rendi difficile

    Qualcosa dentro di me mi sta dicendo
    che ho capito il tuo segreto
    stai ancora ascoltando?
    La paura è la serratura
    e il sorriso è la chiave del tuo cuore
    e ti amo.

    Sono tuo, tu sei mia
    tu sei quello che sei
    e lo rendi difficile
    e lo rendi difficile

    Venerdì sera, domenica pomeriggio
    cosa hai da perdere?
    Martedì mattina, prego che te ne sia andata
    sono stanco di te
    Posso dirlo per come sta?
    (Aiutami, sto soffrendo)
    Ascoltami piccola, sto morendo
    è il mio cuore che è una sofferenza, una morte
    questo è quello che ho da perdere
    ho una domanda
    sto per volare via
    cosa ho da perdere?
    Verrai a trovarmi nei giovedì e nei sabati?
    Cosa hai da perdere?

    Canarino marrone da castagna
    passero dalla gola di rubino
    canta una canzone, non essere lunga
    eccitami fino al midollo

    Voci angeliche circondano il chiaro di luno
    mi stanno chiedendo, dicendo
    che lei è così libera
    come puoi prendere il passero?

    Leggera signora in pizzo, perdendo lamenti amorosi
    cambia la mia vita, sistemala
    sii la mia signora.

    Che bella! Mi ricordo di Cuba
    la regina dei Caraibi
    voglio solo visitarla lì
    e com’è triste che non ci possa andare
    oh vai, vai vai

  9. Acquistai ” Four Way Street ” non appena uscì e mi precipitai dagli altri componenti ” il complesso ” per farlo ascoltare. Ci fu una corsa ad accaparrarsi le voci, a me toccò la terza. Ricordare ancora a memoria le parole di ” Teach your children ” è stata una bella scoperta… grazie.

    Roberto

    • A dire il vero era proprio quella la canzone che registravo con mia sorella Anna (ora che ho ripristinato le doppie posso nominarla, che ‘mini sòra’ è orrendo!), ma non mi convinceva il video :D , così…
      E l’attacco con la chitarra di… di… non mi viene il titolo! Ma hai capito quale, vero?

      • Credo tu ti riferisca a Triad di Dave Crosby… da vecchio chitarrista credo di non sbagliare. Era cmq bellissimo preparare le voci per quei pezzi…
        dei quattro il mio preferito era Neil Young, anche se nn sempre era presente…
        grazie di avermeli ricordati

        Roberto

    • Il mio preferito era Stills, questione di.. ritmo. Pensa che è stato il primo gruppo ‘straniero’ che avevo registrato sul mangiacassette nuovo, fantascientifico, regalatomi dal papà alla fine della terza media; sentito a ‘Per voi giovani’. Preistoria!

  10. Non ci credo!
    Io adoro cantare e suono un po’ la chitarra, che si fa una serata a cantare insieme…?

  11. Ciao, che bello il tuo blog!

    Ti invio una vecchia recensione che ho fatto anni fa (ora la trovo troppo entusiastica e forse immatura nella forma) che illustra cosa penso del primo album dei C,S&N (uno dei miei preferiti di sempre)

    Esistono brutte, mediocri, buone e belle canzoni, poi ne esistono di meravigliose, sono quelle perfette dove non c’è una sbavatura dove tutto è giusto e si trova proprio lì dove si deve trovare.
    Poi ci sono album che contengono più di una canzone indimenticabile e alcuni (rarissimi) non più di 50 nella storia della musica secondo me) che hanno una percentuale così alta di canzoni meravigliose da essere considerati essi stessi perfetti.
    Questo è uno di quelli.
    Io di solito questo lo prendo dal suo posto privilegiato in scaffale quando ho l’anima aperta e sono in vena di credere in qualcosa e di commuovermi, e basterebbero due brani per descrivere questo stato che vivo ed inseguo (e di conseguenza questo disco per me e di conseguenza questo disco in generale), si tratta di Guinnnevere e Wooden Ships.
    Sono brani di una dolcezza commovente, che non ti aspetteresti mai da un brutto ceffo come David Crosby per esempio; insegnano che non c’è mai d’avere paura della dolcezza.
    Melodie che si sovrappongono e si incrociano, voci d’angelo e sogni di una stagione d’amore, la dolcezza è uno stato che vive e vigila in noi e che ci avvolge come un abbraccio protettivo e ci invita ad abbandonarci nel suo caldo abbraccio.
    Non è facile abbandonarsi?
    Note e voci che accarezzano il nostro sonno fiducioso, abbraccio verso il mondo, silenzio senza parole, stato mentale elementare e positivo, canzoni che fotografano un attimo che diviene eterno e quindi non sono più canzoni, sono testimoni che non verranno mai silenziati, la missione raggiunta di condivisione di un messaggio che questi artisti hanno trovato.
    Agli ascolti successivi infatti si svelano altre perle, prima arrivano Marrakesh Express e You don’t have to cry, poi tutti gli altri.
    Questa formazione (che preferisco alla successiva con Neil Young, più pirotecnica, ma meno amalgamata secondo me), venne definita il primo supergruppo della storia, chi veniva dai Buffalo Sprinffield (Stills) chi dai Byrds (Crosby) chi dagli Hollies, un gruppo inglese dell’ondata Beat, ovvero Graham Nash..
    Oltre alle voci splendide (Crosby su tutti) c’è un grande artista che svetta in questo progetto, Spephen Stills (grande chitarrista stimato in quanto tale anche da Hendrix).
    Stills è un po’ come Greg Lake, entrambi colonne del Rock (King Crimson ed Emerson, Lake & Palmer per Lake Vs Buffalo Springfield e C,S,N&Y per Stills) nei loro gruppi hanno dato contributi fondamentali eppure non hanno il ricordo che meritano e subiscono la sorte ingiusta del misconoscimento e della dimenticanza.
    Stills secondo me è un ottimo compositore, un ottimo cantante, un ottimo musicista ed era pure bello. Grrrrrrrrrrrrrrr………………
    Salle note di copertina, compone, arrangia, suona la chitarra ritmica e solista (e come la suona), il basso e la tastiera e io ci vedo e ci sento molto di lui qua dentro.
    Un album fondamentale di Folk Rock se crediamo ai generi, e della Musica in generale, un album che segna un periodo, un momento, un album perfetto sotto tutti punti di vista, la bellezza dei brani, l’esecuzione, l’arabesco delle voci, il messaggio………..
    Irraggiungibile, non replicabile…. ma non mi importa, vinco l’invidia e vado avanti ad ascoltarlo (per la 150° volta?) ancora.

    A presto orecchio fine affine.

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