UN RICORDO DI SAPORE FELLINIANO

Primo giorno di mare: Sono spalmata sulla sabbia, sotto un riparo di fortuna, assopita.

Emerge a tratti la consapevolezza di avere un figliolo lì in giro; in quei momenti, schiudo appena gli occhi e l’intelletto per scrutare il mare piatto.
In questo stato di dormiveglia ho una visione:
Una signora molto vecchia cammina sulle acque a decine di metri dalla riva; con una mano tien saldo il cappello sul capo, con l’altra si appoggia ad un bastone. Da qualche parte, non so se dentro o fuori da me, attacca una musica di Nino Rota.
Lo struggimento mi sveglia; la vecchia signora non c’è più: balzo in piedi…  :o   Molto distante dalla riva c’è una secca. Non lo sapevo.
 
Ps: Mi chiedo tutt’ora come abbia fatto ad arrivare fin là…..
 
E voi? Avete ricordi surreali da raccontarmi?  Dite, dite…
   

19 pensieri su “UN RICORDO DI SAPORE FELLINIANO

  1. Pps: Ho tentato di postare un video da Youtube, non sono riuscita.
    Chi mi spiega come fare?
    Vorrei anche cancellare o modificare le ‘Categorie’..

  2. I miei ricordi di fatti e avvenimenti surreali sono finiti tutti nei miei racconti. Quando ho sentito i campanelli delle renne la prima notte di Natale passata a Milano con mio figlio, quando ho cominciato a vedere l’aura degli oggetti domestici e quando ho sognato che era morto il papa (Luciani) ed era morto davvero. Purtroppo non ho ancora visto nessuno camminare sulle acque. Quando succederà, lo racconterò subito a tutti, purché mi succeda da vivo.

    • I campanelli delle renne!! L’aura degli oggetti domestici!! E… quand’è che hai smesso?
      E quando, da morto, vedrai chi cammina sulle acque, vienimelo a raccontare in sogno, che ti farò da testimonial (purché mi succeda da viva).

      • Ho smesso perché l’ignoto affascina, ma fa paura; perché devi scegliere se vivere sulla terra o in un mondo di cui non si conoscono i confini. Io ora so che la nostra realtà è una scelta, che vediamo il mondo in un certo modo perché così ci hanno insegnato a vederlo e perché scegliamo continuamente di vederlo così come appare. Ogni tanto però si apre una finestra: ci si può solamente affacciare o buttarsi giù a capofitto e scomparire per sempre.

    • Ciao Zena!
      L’altalena è tuttora il mio gioco preferito! Volo, volo, mi ubriaco e capovolgo il mondo, come quando ero bambina. e ragazzina. e signorina. e bella signora. e…
      Morirò in altalena!

  3. Non è una visione la mia, (credo di non averne mai avute) ma una vera e propria precoce demanza senile….da piccola da mia zia mi hanno ritrovato nel porcile a quattro zampe a giocare coi maiali e a parlare la loro lingua….non è proprio felliniana come situazione, ma forse oggi mi sarei guadagnato un posto su youtube!

  4. Oddio! io confondo spesso il reale dall’immaginario. Nella mia testa vive un mondo parallelo che certe volte si incontra con questo.
    Di altalene ne ho più di una, da lì mi piace vedere il mondo sotto sopra… e la visione me la porto dietro dopo, quando mi alzo, tutto sembra migliore (o è solo l’ossigenazione del cervello?!).
    ps
    ho notato che il problema è dal tuo blog…c’è incompatibilità? noi varcheremo le barriere :)
    http://germogliare.wordpress.com/

  5. Cara Dany, per postare un video da youtube, devi cliccare su condividi e poi su codice da incorporare e poi copiare il suddetto codice nel tuo post.
    Ti abbraccio…in quanto a ricordi surreali, non ne ho!

  6. Posso raccontarti questo, sembra surreale …
    da ragazza a casa nostra , si muovevano delle presenze, cioe’, ogni tanto avevi l’impressione che qualquno stesse passando davanti alla cameretta, oppure davanti alla cucina, in corridoio comunque, e mia madre .. cioe’ mamma, perche’ e’ piu’ tenero e comunica piu’ intimita’ , si era interessata su questo fenomeno.
    Pare che le case con ragazzi adolescenti, e noi eravamo in tre, siano frequentate da presenze,entita’ fantasmi, uuuuuuuhh… a cui piaceva muoversi tra mura gioiendo (questo lo credo io, altrimenti non mi spiego la presenza) della vivacita’ che regnava in essa… Ci faceva un po’ paura, ma ci piaceva , sopratutto alla mamma.. !

  7. Rondine,
    Ciao! La tua visita mi porta gioia e un po’ di malinconia: ho vissuto un’infanzia cone la tua, in una casa piena d’amore e d’allegria. I fantasmi mi hanno seguita, fino a pochi anni fa; ora non ci sono più…
    Dopo la storia che mi hai raccontato, farò in modo di riconquistarli!!
    Grazie, torna anche se non è ancora primavera.

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