Venerdì Santo

Le tre madri   (DeAndré)


http://www.youtube.com/watch?v=wUhrjoW1bsI

“Tito, non sei figlio di Dio
ma c’è chi muore nel dirti addio”.
“Dimaco, ignori chi fu tuo padre
ma più di te muore tua madre”.

“Con troppe lacrime piangi, Maria,
solo l’immagine di un’agonia:
sai che alla vita, nel terzo giorno,
il figlio tuo farà ritorno;
lascia noi piangere, un po’ più forte,
chi non risorgerà più dalla morte”.

“Piango di lui ciò che mi è tolto,
le braccia magre, la fronte, il volto,
ogni sua vita che vive ancora
che vedo spegnersi ora per ora.

Figlio nel sangue, figlio nel cuore;
e chi ti chiama  Nostro Signore 
nella fatica del tuo sorriso
cerca un ritaglio di Paradiso.

Per me sei figlio, vita morente,
ti portò cieco questo mio ventre;
come nel grembo, e adesso in croce,
ti chiama amore questa mia voce.

Non fossi stato figlio di Dio
t’avrei ancora per figlio mio”.

Abbraccio tutti!!!

A presto

 

 

12 pensieri su “Venerdì Santo

  1. Buone Feste, Lillo. Se tutto va bene anch’io partirò tra breve e tornerò a maggio. Mi attende un periodo difficile, ma cercherò di affrontarlo con la mia solita incoscienza.

  2. Una canzone molto “forte” e profonda, personalmente io ci trovo una vena polemica verso il cristianesimo, ma forse sono io a interpretarla male…
    Ciao carissima, spero che la tua Pasqua sia stata felice o almeno serena :-)

    • Anche a te, ho letto che sarai a Milano: mi auguro che ti sia amica!

      Ps: Hai ragionissima, lui raccontava che quella vena polemica verso il Cristianesimo aveva dato il via alle sue prime canzoni; per l’esattezza la polemica con lo stimato prete suo insegnante di religione, per il quale aveva composto questa (ma che parlo a fare, sei Genovese !)

  3. da profana , credo che la sua non sia stata una polemica, ma un voler ricondurre il cristianesimo all’uomo, renderlo tangibile , e realista, ocmprendendolo dei dolori di una madre..qualsiasi.

    sai che due settimane fa sono stata ad un concerto in omaggio al faber a Bergamo con la band originale..
    un concerto indimenticabile.
    ciao Lillo

I commenti sono chiusi.