Tsz… uomini!!!

Dato che siamo sotto carnevale, lascio questa foto del Mostrillo scattata più o meno dieci anni fa. Tutt’altro che una maschera :-( !

 

(E già che ci siamo, ditemi se mi devo arrabbiare oppure no: Trovo una scritta incisa – beh, va’, diciamo graffiata – sul tavolino restaurato con tanto amore, usato l’altroieri dal Mostrillo & Co. per i compiti (NON E’ il suo tavolo); furibonda, mi avvicino e leggo: TUA MADRE E’ LEGGENDARIA. Secondo voi, è una presa in giro diabolicamente calcolata (“le facciamo un dispetto e un complimento insieme, vediamo se s’incazza”)? Che faccio? Dite, dite…)

14 pensieri su “Tsz… uomini!!!

  1. io non riesco ad arrabbiarmi nemmeno con i miei gatti che mi hanno distrutto il divano facendosi la manicure… figurati se riesco a dirti qualcosa di “educativo” di fronte ad un tavolino con siffatta dedica… anzi, ti suggerisco di non restaurarlo ancora, lascialo così.

  2. Il rispetto per le cose và insegnato anche se, indubbiamente, è più importante il rispetto delle persone. Io gli avrei spiegato che ha rovinato un mobile di valore. Senza arrabbiarmi. Non vale mai la pena arrabbiarsi per queste cose. :)
    Un saluto.

    • Hai ragione, non son queste le cose per cui arrabbiarsi. Ma mi scocciava l’idea d’essere fatta fessa… Invece è stata solo una scritta troppo calcata su di un foglio. :-/ Almeno, così dicono. (Fatta fessa un’altra volta? E’ un tale contaballe che son diventata diffidente)

    • Sì, era proprio un bel bambino, era ancora un bravo bambino; anche se quel biberon in una mano e la colt nell’altra (e il sombrero del papà in testa) non lasciavano presagire nulla di buono!

  3. Effettivamente è da conservare, però un po’ mi arrabbierei anch’io. I mostrilli moderni sono tremendi, quand’ero mostrillo io una volta scaricai nelle mie avide mani tutto il sapone liquido dal bagno della zia Concettina, distrussi in un fiat la piccola culla di tulle bianco di zia Maria appena me la consegnò sulle mie ardenti richieste, scotennai la bambola vestita da prima Comunione che zia Concettina aveva osato tenere sul letto e le avevano appena regalato, mi buttavo da tutte le scale con le ginocchia per terra convinta di volare. Mi dovevano rifornire continuamente di giornaletti, che imparavo a memoria ( leggevo già a tre anni), in quel caso stavo ferma. E ballavo sulle punte di un mio paio di scarpe che funzionavano con stupore di tutti gli altri bambini ammiratori, a scuola alzavo sempre la mano per dare la risposta anche se non avevo ascoltato, ero tremenda.

    • Ha avuto un seguito: i tre malfattori mi han spiegato che stavano facendo (su un foglio, calcando la mano) (ma non ci credo) dei giochi di parola; a) scrive ‘Tua madre è leggenda’, b) aggiunge ‘Ria’, c) fa notare che Ria potrebbe stare per ‘cattiva’ e trasformare il senso della frase; quindi si trattava se mettere un trattino tra le due parole o no;
      A quel punto sono arrivata io, e son rimasta Leggendaria.
      E me la son tenuta :-) Magari ci metto pure delle freccine!!

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