Questa è una STURIELLETT dedicata a mio nonno Erminio (classe 1890!) che ha sempre guardato con meraviglia ai cambiamenti, alle scoperte, e soprattutto ai ‘Giovani’ in cui riponeva grandi speranze.
———————–Godetevi il video junky———————-
4 febbraio 2514
Ieri, curiosando nell’archivio di famiglia, ho trovato questo antico file che, stranamente, porta il mio nome: Er.Pb304.
Eccovelo qui di seguito:
Nnn Er.Pb304
Certe mattine mi capita di svegliarmi accoccolato su me stesso, o diritto impalato come in una bara, oppure sparso tra le coltri, ma comunque immobile e fisso, senza quasi respiro.
In queste occasioni mi pare di esere chiuso in una gabbia, una gabbia fatta di ossa e carne, sangue e nervi, con antenne sulla punta del naso e delle dita. E mi percepisco come una macchina, non perfetta, ma funzionante.
Perché, che differenza c’è tra una macchina e un organismo vivente?
Penso:
Un organiso si nutre? Ebbene, una macchina, un robot può trarre energia dal sole o dal vento;
Un organismo si riproduce? Un robot può farlo: esistono già stampanti in 3D;
Un organismo muore? Beh, le macchine si usurano, eccome, sino a fermarsi. Vedi la mia moto Guzzi.
Un organismo cresce e impara? Certi robots sono programmati per imparare attraverso gli sbagli.
Un organismo è VIVO? E cos’è la vita se non impulsi chimici ed elettrici? O elettronici, nel caso del robot.
Un organismo ha coscienza? Volendo essere presuntuoso, non credo che un’ameba ne abbia molta, eppure da lì arriva l’Uomo. E il Web è un enorme cervello: chi può dire con certezza che non ne abbia, o che non ne avrà?
Così, tra un milione di anni, io potrei essere stato il bis-bisnonno di un piccolo Robot.
Poi
un tic a una palpebra, un sospiro involontario o un prurito all’alluce rompe l’incanto.
Tanto vale che mi alzi e scriva subito questa lettera al mio pro-pronipotino.
Con amore, tuo
Nonno Erminio
FINE
—————————————————————————————-
( IL TITOLO: Er.Pb304 = Er.ossido di piombo = Er.minio = Erminio Alla faccia delle Tre Leggi della Robotica )
Ah, per chi non lo sapesse (tipo me, fino a ieri) Pb304 è la… formula (?) del MINIO
….una differenza sostanziale tra macchina ed essere vivente, per me, esiste: l’anima.
Un saluto!
Apparenza e sostanza, anima e corpo, forma e contenuto… Forse è un tutt’uno. O forse c’è un’unica grande anima, il ritmo dell’universo. Chissà…
Ciao!
ahah carino! Bene… allora magari vado a fare testamento!
Ah già… anch’io.
Molto bello!
Un caro abbraccio al nonno*
Magari! Morto da quasi trent’anni, il mio adorato (comunque, a 95 anni, di vecchiaia, in poltrona!!)
Forte nonno Erminio e sapeva anche scrivere bene! Come te1 baci Lietta
Scriveva bene sì, certe divertentissime lettere in rima, con la bellissima calligrafia di una volta!
Comunque questa è una mia finzione… Urge introduzione al post!
carino! Sarei curioso di sapere se il fanciullo che legge è un robot o un essere umano… oh, ma che differenza fa, in fondo? Grazie del passaggio.
L’ho contraccambiato molto volentieri!
Io l’ho immaginato come un Robottino tipo quelli del video, coi giunti color minio.
Ma hai ragione, che differenza fa?
Onorato !
(ps: la domanda del nonno non è affatto banale, secondo me…)
Il commento precedente mi ha anche fatto venire in mente quel racconto di Kafka intitolato “Una relazione per un’accademia”.
No, tu onori me.
Magari leggerò quel racconto.
E io mi commuovo! Lovvo tuo nonno.
Lovvi, lovvi pure!
Bella riflessione, e bel quesito.
Il fatto che deriviamo da un’ameba non significa che lo siamo, però. Dunque l’aver coscienza è sempre una cosa che ci contraddistingue da un robot. Oltre l’originalità e la varietà dei nostri comportamenti in base alle situazioni, naturalmente. Anche il robot può farlo… ma solo se è impostato da noi affinchè lo faccia. E’ sempre un replicante, anche se ben mimetizzato.
Sì… io pensavo a un futuro Umano in un corpo meccanico.
In quanto all’ameba… lo prendo come un complimento personale, dato che a volte ho dei dubbi!!