un’altra Resistenza

La nuova Resistenza è quella alla criminalità organizzata.

Sul blog di Lucycy ho trovato questo bell’articolo:
 LA POLEMICA SAVIANO, IL CAVALIERE E LA COSMESI UNIVERSALE    
di Adriano Sofri
 http://battelloebbro.splinder.com/post/22592573 
 

A scuola, alle elementari, si insegna Educazione Ambientale, Alimentare, Stradale; Educazione Civica non credo esista più, forse alle medie. Ma  mi piacerebbe venisse reinserita come materia di studio. Chissà, magari sarebbe la volta buona anche per me d’impararla!
 
L’articolo sopracitato non è adatto ad un bambino, certo!  Ma ho trovato un bel libro per ragazzini ‘dai 10 anni’, di Pina Varriale, intitolato RAGAZZI DI CAMORRA, edito da ‘Il Battello A Vapore’. Ho provato a leggerlo, e l’anno prossimo lo passo al figlio.

La scuola del mio quartiere è dedicata a Rita Rosani, nata a Trieste il 20 novembre 1920 da una famiglia ebrea di origine cecoslovacca (Rosental);  lì studiò, si diplomò ed insegnò nella scuola elementare ebraica.
Nel 1938 la sua famiglia, come tante altre, fu perseguitata a causa delle leggi razziali; tuttavia riuscì a non abbandonare Trieste. 
Ma, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, convinse i suoi a rifugiarsi in Friuli ed a salvarsi così dalla deportazione. 
Lei, invece, aderì al movimento della Resistenza, organizzando i collegamenti tra le formazioni partigiane. Si trasferì a Verona e fondò l’ ‘Aquila’, una banda di soli quattro partigiani, attivi nelle zone di Zevio e della Valpolicella per quasi un anno, crescendo di numero fino ad essere in quindici. Una baita sul Monte Comun era la loro base. Lì, il 17 settembre 1944,  furono accerchiati in una operazione di rastrellamento da parte delle forze nazifasciste; decisero una sortita; Rita uscì per prima; fu ferita, catturata e poi uccisa da un sottotenente della Guardia Nazionale Repubblicana. Non aveva ancora 24 anni.

Dato che mio figlio frequenta quella scuola, e poichè è il 25 aprile, ricorrenza della liberazione dal nazifascismo, ho pensato di parlargli di lei e della sua storia, senza nominare  destra e sinistra. Anche perchè vedo che, in quella che potrebbe essere la nuova Resistenza, questa demarcazione salta. 

Questa, invece, la pubblico per me. Questa versione degli Ustmamò e non un’altra, per un piccolo passaggio musicale che mi strugge.

17 pensieri su “un’altra Resistenza

  1. Ciao Lillo, ma dove hai scovato questo video, decisamente sai scavare nel profondo dei cuori .
    Anch'io  ricordo il nonno che raccontava il  periodo della guerra. lui era pero' un ufficiale , pronto a servire la sua Patria (guerra del 15/18)  ma ha sempre aiutato i partigiani, li proteggeva…. e mi chiedo, quando morira' l'ultimo come sara' il 25 aprile . I nostri figli ricorderanno ? Sapranno che significato ha  la "resistenza" …   Mi sembra tutto cosi' confuso, non vado  piu' in manifestazione, perche' mi sembra un'ipocrisia…
    Certo, ricordiamo la resistenza, ma come un fatto lontano, che oramai non rientra piu' nel nostro vivere, tutti cosi' dispersi , cosi' diversi !
    Nubechecorre

  2. Pare di no… ma se deleghiamo sempre (e a chi, poi), non ci dobbiamo lamentare.

  3. Una resistenza più difficile, questa. Non siamo pronti a combattere… noi gente comune.

  4. Eccomi su questo persemprepermai, prima  che diventi un permai..

    Mi vergogno un po' di questo sottile piacere per i guai di Scajola, le sparate del Berlusca, le figuracce del giovane Bossi.. mi sento un po' come quelli del 'Tanto Peggio, Tanto Meglio'..  ma se serve a dare una scossa, posso pure passare per 'antitaliana' (Ma l'Internazionale, scusate?). Quindi, Jouy, sottolineamolo pure!! e
    Anche per Nubechecorre: Destra e Sinistra possono essere spiegate sì, l'ho fatto in tempo di elezioni due anni fa (dato che mi era stato espressamente richiesto da un bambino di 7 anni), ispirandomi ad una vecchia intervista a Bobbio: La Sinistra vuole trasformare la società, la destra no, la vuole conservare. La sinistra deve spiegare il perchè, e quindi parlerà di uguaglianza di diritti,  libertà, ideali vari; la destra non deve  spiegare niente, perchè si basa più su interessi e privilegi consolidati che su ideali. Questo in teoria. E non è facile spiegare senza esser di parte.
    Ma la differenza tra Democrazia  e Dittatura si spiega sì, perchè non sono idee, sono sistemi  sociali;   Resistenza e Nazifascismo anche, dato che son fatti, e son stati fatti da persone, come ricorda Capehorn, non idee. Ed un altro fatto ben concreto e spiegabile è la Criminalità organizzata e la lotta contro di essa. (Sandro, l'albero di Falcone è stato ririempito di messaggi la mattina stessa, hai visto?)
    Certo, la cosa a cui ora tengo maggiormente è la capacità critica, la non-discriminazione verso chiunque, le regole del vivere comune, la solidarietà,  blabla tutto quello che si trasmette solo con l'esempio, dentro e fuori casa. La buona disposizione verso le altre Persone, la bellezza dell'amore.. ma perchè sia possibile ci vuole serenità d'animo,  fiducia, e anche un benessere, e un'istruzione  che non a tutti i bambini è concesso avere, nemmeno nel nostro mondo fatto di grasso che cola. E' quasi difficile preservare noi dalla stolida ignoranza. E' di stamattina la lettera del preside del liceo scientifico Keplero di Roma che denuncia il 'dirottamento' verso le scuole private dei fondi stanziati per i corsi di recupero nelle statali.
    Quindi anch'io, per me, per noi, per i contemporanei, per gli eredi, dico: Resistere! Unendomi a Lella, ad Artemisia, a Titti, a Diamante, ad Azalea, a Lory, a Sandro, ad Hannah, a Jouy, a Capeh ed a Nubechecorre. E cerco di riempire di significati concreti questa parola.

    Ps x Lory: che tu sappia, non si può isolare e salvare un singolo fotogramma del tuo video?

  5. Buongiorno, così come si insegna a migliorare le prime sillabe dei nostri Bambini, tocca (in un contesto semplice) fare cenno al vivere comune e democratico fissato sulla Costituzione. Destra e sinistra, definizioni prostituite,..avranno ancora un senso.

    non ho tempo da dedicare ad un post…Ma la magagna che investe Scajola….è da sottolineare.

    Ciao a Tutti.
     

  6. Si, ma per i nostri figli la domanda resta sempre la stessa…  dal primo video  insegnare o no?
    nubechecorre

  7. Durante l'ennesima notte persa quella tra il 24 e 25 u.s. ho sentito, non so quale fosse l'emittente, le voci della Resistenza.
    Uomini e donne che hanno creduto e condiviso il desiderio di cambiamento.
    Tanti o pochi che fossero ci hanno creduto, come ci ha creduto quello che ha deciso di metterle in onda.
    Nessuna retorica, solo l'esposizione dei fatti detti da chi, in quei giorni c'era e ha partecipato. Poi é ritornato a casa, come Cincinnato, con la sola gloria e certezza di aver fatto la cosa giusta.
    Per se, i contemporanei e gli eredi.
    Eredi che pur godendo dei frutti amari di quei giorni, ora li sputazzano allegri e stolidamente ignari di quanto costarono.
    Ignari e fermamente convinti della bellezza e della forza di quell'ignoranza, che brutalmente vogliono inculcare a tutti.
    Sperando che ci sia ancora un Cincinnato e che abbia ancora la voglia di ritornare, ti saluto con il mai consunto dire:
    Resistere. Resistere. Resistere !

  8. ciao Lillo, ricollegandomi al mio commento di prima. dove mi chiedevo se i nostri figli ricorderanno ….
    Ho visto anche il primo tuo video … (faccio sempre le cose un po'  per volta) nella presentazione, a vista ci sono un sacco di lettere , ovvero  un mucchio di parole… ma bisogna che non siano inutili. Bisogna cercare la formula giusta , senza appensatirle , raccontando , confrontando ieri con l'oggi , Forse cosi ricorderanno , e , in questa nostra nuova sperata resistenza. la democrazia resistera' .
    Baci Nubechecorre

  9. BRAVA! Pensare a quel periodo mi commuove sempre, soprattutto perchè rivivo le esperienze dei miei genitori e nonni.
    Il video, purtroppo, non gira bene: questa mattina non si riesce a veder bene nessun video, nè qui, nè su facebook, nè su YouTube! Lo guarderò e ascolterò un'altra volta.

  10. Mi sarebbe proprio piaciuto essere lì con voi mentre raccontavi la storia di Rita Rosani a tuo figlio.
    Un bacio Lillo

  11. 16/04/2010
    Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa con il titolare del Viminale, Roberto Maroni, a Palazzo Chigi, rivendica i risultati, sferrando un affondo contro chi, in tv e in libreria, affronta il tema della criminalità. Berlusconi sottolinea che “la mafia italiana risulterebbe essere la sesta al mondo ma è quella più conosciuta” anche per i film e le fiction che ne hanno parlato, come “le serie della Piovra” e in generale “la letteratura, Gomorra e tutto il resto”.
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    26/04/2010
    Centinaia di messaggi, disegni, lettere che, negli anni, cittadini e studenti hanno lasciato sotto l'albero Falcone, diventato simbolo della lotta alla mafia, sono stati rubati. Portate via anche le immagini che ritraevano il magistrato ucciso da Cosa Nostra nel 1992 e del suo agente di scorta Rocco Di Cillo, assassinato nella strage insieme agli altri poliziotti che tutelavano il giudice e alla moglie di Falcone, Francesca Morvillo. Scomparso anche un lenzuolo bianco con scritto "le vostre idee camminano sulle nostre gambe". A segnalare alla polizia il furto, avvenuto sabato pomeriggio, è stato il portiere del palazzo in cui abitava Falcone. L'albero si trova proprio davanti all'ingresso dello stabile, in via Notarbartolo, una strada trafficatissima nel centro della città.
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    I simboli, le testimonianze, le idee che non riescono a sopprimere fanno paura.
    Ciao Daniela.
    Sandro

  12. Bentornata Dany mi stavo appunto chiedendo..Sulla polenica di Saviano interverro' domani,ci vuole un po' di tempo.Sul fatto che non si insengnino le cose importanti a scuola è risaputo,poi c'è gente addirittura con una ignoranza crassa che si permette di riscrivere la storia….che vomito scusa.Ti lascio un video di bentornata Dany e grazie del tuo passaggio sul mio forum..


  13. Educazione civica è tornata in grande spolvero, grazie alla gelmini (incredibile, ma vero)
    Nella nostra scuola stanno portando avanti un progetto, un lavoro mastodontico sulla Costituzione.
    Credo che qualcosa si stia svegliando.

  14. La mia scuola è intitolata ad un giovane studente fucilato dai tedeschi. I bambini vedono la vecchia foto seppiata nell'atrio e chiedono chi sia…
    Raccontiamo quella che per loro è una storia lontana, ma utile a far capire tante cose!
    Ciao!

  15. Grazie di esserci ancora, grazie della tua condivisione.
    per quel che so e quel che posso della resistenza ne parlo. Bello quando vengono a scuola i nonni partigiani a raccontarci  tramandano l' avventura la forza di resistere anche di fronte al tutto negativo, se ci si crede si può..

  16. bello…mi è piaciuto….bel post, ed è vero a scuola non insegnano e non informano il perchè si ricorda il 25 aprile….che peccato…dovrebbero
    insegnamo ai nostri figli il mistero della vita.,…..
    e direi anche la bellezza della libertà e dell'amore.
    ps: mio papà faceva il panettiere…non c'è + da 25 anni ma il  profumo del suo pane lo sento ancora oggi….
    un abbraccio…artemisia…

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