Una ‘bella’ mattina al catasto

22 giorni alle elezioni; da un lato vorrei avere più tempo per decidere, dall’altro vorrei che fosse già tutto finito, come quando si va dal dentista. Una volta mi recavo alle urne con orgoglio, ora mi assale il prurito ogni qualvolta ci penso.
E dire che è un diritto.
Ma se le istituzioni traballano e la burocrazia si pasce di se stessa, ebbene, la salvezza sta sempre nell’Uomo (e ancor più nella Donna, in questo caso) :
Ieri al catasto s’era scassato il distributore di numerini con conseguente putiferio, soppressione e scavalcamento dei meno combattivi, UGH-AH-UGH-AH-UGH! , e una tipetta maestrina (da me aiutata per la massimizzazione tecnica massimalizzata very high, e da una tipa tatuata, rapata e palestrata per il servizio d’ordine) ha preso alcuni fogli da un cestino, li ha fatti a striscioline, numerati e distribuiti sedando la rivolta, favorendo il gentile scambio di epiteti e la nascita di nuovi amori.
Ho apprezzato tanto la sua idea e soprattutto il fatto che l’abbia messa in pratica: in una città dove tutto è immobile all’ombra dell’Arena, grigio dentro e bello nostalgico fuori, un piccolo fatto come questo è una perla.
Ci son dovuta stare tutta la mattina, ma mi sono quasi riconciliata col mondo e persino divertita.

33 pensieri su “Una ‘bella’ mattina al catasto

  1. Mi hai portato alla mente una di quelle situazioni in cui, tanti anni fa, durante le nevicate, andava via l’elettricità. Che magia. E il black out creava aggregazione e complicità. In queste situazioni si torna a guardare in faccia chi ci circonda.

    • ..in questo caso a lume di candela :D

      Ps; Non c’eri perché la prima volta che uno/a commenta qui, deve aspettare di essere approvato/a; ma solo la prima (in teoria), caro Anonimo/a.

  2. Una volta anch’io andavo a votare con orgoglio, oggi con riserva e cercando di fare meno danno possibile. Il fatto che tu racconti non è così piccolo come sembra: è segno di intraprendenza e civiltà concrete. Scrivi sempre con una piacevole naturalezza, si percepisce la genuinità del pensiero non costruito.

    • Però è avvilente pensare di dover scegliere il meno peggio. E sì che di bella gente ce n’è molta.
      Grazie per i complimenti, fatti da te, poi…!

  3. Apprezzo sempre di più la tua freschezza unita ad una intelligenza e sensibilità profonde.
    Non riesco a dirti nulla sulle elezioni.
    Sono in profonda crisi.

    Un abbraccio, Lillo
    gb

    • Vorrei che tutti si astennerso dal voto!
      Questo sarebbe lìinizio di qualcosa che cambia… di una reale presa di coscienza!

      gb

      • Anche io.
        Ma tuttituttitutti, eh! Sennò sai che fregatyra.

        Tu sei di una gentilezza che fa iniziar bene la giornata, o finirla, come in questo caso. E lo sei SEMPRE!

        • Tuttituttitutti… certamente!

          Teniamo in noi la gentilezza, Lillo!
          Ci aiuta a superare ciò a cui andiamo incontro…
          In fondo, è una forma di difesa e di offesa.
          Soprattutto vivere con gentilezza mi piace di più.
          Grazie, cara!
          Un abbraccio per te e per il “mostrillo”.
          E’ in castigo ancora?;-)
          gb

  4. E per chi dovrei votare, io?
    Se dovesse vincere la sinistra (sinistra?), cadrebbe nel giro di due anni, per sue proprie mani. Ricordi i governi Prodi?
    Monti?
    No comment.
    Il Cavaliere?
    :-D

  5. Condivido la tua indecisione ed opterò anch’io per il meno peggio. D’altra parte non votare non risolverebbe niente.
    P.s.: conviene sbrigare le pratiche catastali on-line…

    • Se tutti insieme gli italiano si astenessero dal voto…
      Se si riuscisse a fare questo…
      Non è possibile. Lo so bene.
      Ci sarebbero voluti una campagna seria contro questo votare il meno peggio ed un popolo diverso dal nostro.

      Quali sono le alternative?
      Non ce ne sono!

      *Quale è il meno peggio?*
      E’ una domanda vera la mia che ti pongo anche se non ti conosco.

      Grazie, brumbu!

          • oops, non mi ero accorto della domanda di Gelso. Pardòn. Gelso… non lo so. Diciamo che le mie speranze, via via che si sono presentate e poi succedute nuove facce al Governo, sono sempre state deluse. Mi son sempre dovuto ricredere. Son costretto, ora, a credere in Grillo. Ma un’avvisaglia del fatto che potrei pentirmi c’è già stata. Ha cacciato due membri del suo partito ingiustamente, secondo me, con fare poco democratico. Non cominciamo bene…

            @Lillo: la prossima volta prova a rivolgerti ad un tecnico… si può.

          • Brum, io voterò Pd. e Vendola al Senato, credo. ma va bene anche se voti Grillo. :)
            Tu che dici di Vendola, che ne hai sperimentato l’amministrazione in Regione?

          • Ripasso troppo tardi per rispondere. Hanno risposto gli elettori, per me. Ma la sua provincia di provenienza dovrebbe essere contenta del suo mandato… credo.

  6. scriverei GENIALE …. se non fosse perché mi sarei comportata alla pari. Dalle mie parti si dice : Se non hai cavalli fai trottare gli asini.

  7. Sei sopravvissuta al Catasto off-line e ne conservi buona memoria?
    Allora hai tutte le capacità di sopravvivere alla solitudine della ” gabina”
    :-)

    Per la prossima domenica, non avrò neppure l’alibi del lavoro e dovrò affrontare anch’io la solitudine.
    Il problema é il Senato … Adirò agli aruspici, compulserò le stelle, interrogherò la coscenza, ma questa volta é durissima.

    • Onorevole Minestro della Cultura, a quanto pare, nella solitudine della Gabina non sarò la sola a sentirmi sola, perciò non mi sentirò sola…

      Come vedete mi alleno per ricoprire degnamente la mia carica. Quanto al Premier Brum.. acc.. non possiamo nemmeno sfrattarlo :D!

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