O vi scanso o vi scanno

O vi scannerizzo, o vi scansisco, o vi scansiono.
Già, perché finalmente ho uno SCANNER , termine inglese che sta per congegno periferico per la conversione di oggetti o immagini in immagini digitali.
Non voglio scrivere di neologismi o anglofonia.
Ma ho letto che la lingua inglese consta di 600mila vocaboli (usati), quella tedesca tra i 300 e i 500mila, l’Italiano sta sui 300mila, lo Spagnolo 250mila e il Francese, forse regolato per non avere intrusioni straniere (dovrei dire autarchico) 100mila.
Avere più vocaboli a disposizione consente di essere più sintetici: un termine che indichi esattamente una cosa o un concetto mi risparmierà il dover fare giri di parole per esprimerli.
A beneficio della velocità di comunicazione.
A discapito, forse, della vivacità del linguaggio?
A proposito di immediatezza -piuttosto che di ricchezza- mi sovviene un fatto risalente a quando avevo appena imparato a leggere. Sui treni, un avviso in varie lingue diceva ‘è severamente vietato servirsi della ritirata durante la fermata del treno nelle stazioni . ‘ In Inglese, la frase risultava breve: ‘Non usare il gabinetto mentre il treno è fermo.’   E semplice.
Ad una semplicità di linguaggio corrisponde una pulizia di pensiero?

E io cosa ne so?!?
Voi che ne pensate ?
Nel frattempo traffico con lo scanner, e studio il Mediablog di Splinder.
Magari posso già postare qualche foto, quelle recenti di Natale. Poi provo..

Ah, casomai voleste rinfrescare il vostro Inglese, vi lascio questa:

38 pensieri su “O vi scanso o vi scanno

  1. ah lo scanner
    qual infernal congnegno
    ancor mi rammento la volta che scansionai la pianta del mio piedo
    … cosa che poi ho usato per il mio avatar …
    a momento spaccavo lo scanner
    e comunque era uno schifo
    … ora ne ho uno nuovo che stampeggia anche e fa le fotocopie

    p.s. i francesi sono degli idioti … tempo fa ho sentito che facevano un concorso per trovare la traduzione da adottare per il termine inglese "chat" (che in francese fa molto gatto)

  2. Concetti? E chi ha detto che dopo un'ora ho espresso un concetto?  … come sei esigente !!!

  3. x le foto…

    Lo scanner ti permette di fotocopiare immagini, ovviamente cartacee.
    Quando l'mmagine vine spedita al pc, a seconda, avrà una dimensione (peso) im MB megabyte. 
    Considerato che ti sei messa a studiare il Multimedia Splinder …. ti sarai accorta che ci sono due strisce che si coloreranno in verde, sempre di più, a seconda delle foto che posti. Una striscia segna la disponibilità generale, l'altra la disponibilità mensile.

    Le Macchine fotografiche digitali permettono di agire senza l'ausilio dello scanner perchè si scaricano direttamente.

    I MB li puoi regolare direttamente dalla macchina, oppure ridurle a seconda del metodo che il tuo pc adotta, io ho VISTA.

    Se una foto scanarizzata o scaricata pesa 

    megabyte 3,67 equivalente a pixel (3456×2592) PESANTISSIMA

    la riduco al 20%, a quel punto il peso in pixel diverrà (691×518)
    buona dimensione x il blog.

    So che è difficile da capire, io ho imparato a forza di sbagliare…. una volta acquisita la tecnica diventa facile.

  4.  Grazie Jouy. Questa del peso delle foto è una informazione molto utile. Quindi è possibile che non me le carichi (scanner a parte: giusto quelle tre o quattro da fotocamera digitale) perché troppo pesanti.
    Domani rivedo il tutto…
    potrei metterle sul post, ma
    VOGLIO USARE IL MEDIABLOG!!!!

  5. Ciao Lillo
    per le fotografie ti giro un consiglio di Debostrange: prova a caricarle con il programma Imageshack.com. Devi registrarti con nome e password e una volta caricate sul programma da pc puoi rimetterle su pc e dovrebbere passare anche sul mediablog.
    Buona serata!

    egle

  6. #14: non so. Forse è la forma mentis barocca che ti costringe a giri di parole… chi lo sa?

  7. Scanner? Cèlo. Mi sono ridotto all'essenziale, senza troppe funzioni, un A4 alimentato dal PC. L'ottimo per un'immagine é un max di 100K. Il resto é zavorra.

    Dario Fo ha scritto che il padrone conosce 1000 parole, l'operaio 100.
    La ricchezza del linguaggio, presuppone una pari ricchezza di pensiero.
    Più quest'ultimo si fa articolato e complesso, così le parole che lo debbono esprimere si adeguano. 
    Anche il linguaggio stesso assume in se un pensiero autonomo e si pensa, tanto da ridurre e ottimizzare le parole da utilizzare.
    Ogni anno centinaia di lingue e linguaggi muoiono, come altrettanti nascono.
    Lingue e pensiero sono cose vive e nella dinamica evolutiva delle cose avremo un giorno un linguaggio universale che pescherà dall'una e dall'altra lingua, di quelle che sono ora in posizione previlegiata.
    Sicuramente non io, forse i nipoti dei miei nipoti (Se ne avrò) ad un verbo inglese uniranno un complemento tedesco. Una sintassi nuova e ancora tutta da inventare.
    Forse non sarà un parto scientifico, pilotato e guidato da linguisti e glottologi; forse sarà una cosa spontanea ma frutto delle continue contaminazioni.
    Non so dire con esattezza.
    Io per il momento, speriamo che me la cavo. 
    Con la lingua e con lo scanner.

  8. "La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po'."
    (C. Bukowski)

    Ci vorrebbe più poesia in questo mondo… poche parole ma quelle giuste.

    Ciao, scannatrice!

  9. scannare ma anche no…^^;

    Comunque è vero, mi son trovata a fare da interprete a dei parenti americani, riuscivo in poche parole a far capire il senso di una frase.
    E poi la parola Achtung mi è sempre suonata molto più "cazzuta" di "attenzione"

  10. Ci conto sulle foto eh! Sono curiosa ((((:
    Semplicità di linguaggio=semplicità di pensiero? Non ne sarei così sicura, soprattutto se si parla della lingua di un intero popolo… Sicuramente c'è un rapporto pensiero/linguaggio, ma penso che sia un po' più complesso…

  11. domande senza risposta
    da quante parole è formato il linguaggio delle chiocciole (nel senso delle lumache col guscio)

  12.  EGLE, grazie, proverò.. se riesco

    BRUM, tutt'e due credo… è quel che mi chiedevo anche io.

     CAPEH, un linguaggio universale, senza che vengano cancellate le lingue d'origine o dialetti.
    Un po' come la World-Music! Bello bello .

    PANNONICA, io sarei per uno stile giornalista-poetico..
    Saluti dalla Scannatrice non ancora Scannante.

  13.  Ciao LYO! Vero, molto più cazzuta.
    T'immagini addormentare un bambino dicendogli  SCHLAFEN ? ! ?

    ZAAGSEL, i Francesi…! Quelli che ho conosciuto in giro erano le persone più simpatiche del mondo (ummm…quelli che frequentavo, diciamo). Vero è che non profferivano altro vrbo che non fosse francese, al massimo un po' di patois, d'argot o persino di verlan ..!!

    Il linguaggio delle chiocciole? Sempre in crescita, come il loro guscio.
    Mi hai ricordato Calvino: La spirale, ultimo racconto delle Cosmicomiche. 

  14.    J O U Y , 
    ma come si fa a ridurre il numero dei pixel?

    Si riduce la foto? Lo so fare solo sui commenti, con l'URL..

  15. vuoi dire le 3 opzioni splider?  NO NON INTENDO QUELLO

    SE scarichi una foto digitale questa andrà a formare un album sul pc, oppure se le scanarizzi idem (le mie le trovo sotto la voce scansioni personali)

     apri la foto e clicca sul mous a destra, uscirà un riquadro, vai su 

    APRI CON, arriverai ad altre possibilità di scelta, clicca su 
    MICROSOFT OFFICE PICTURE MANAGER.

    leggi sulla striscia in alto
    MODIFICA IMMAGINI  clicca sopra
    esce una colonna a destra

    leggi e clicca su RIDIMENSIONA (con percentuali in diminuzione attestati su risultati (600×500) circa o ancora meno

    fatto questo clicca sull X su casella rossa il alto a destra del pc,
    si aprirà una casella con tre possibilità

    SALVA      NON SALVARE   ANNULLA

    (SE SEI CERTA DI AVER RAGGIUNTO LO SCOPO CLICCA SU SALVA)

    fine

  16. DIAK, così a orecchio direi che precisione e semplicità vadano insieme. Chiarezza. comprensibilità. Economia. Pulizia.
    Semplificazione , come facilitazione, riduzione, hai ragione, per niente.
    Mi piace la descrizione che fai delle lingue.
    Se l'Italiano privilegia le precisazioni inessenziali, ecco che lo vedo  ricamato.
    Il Tedesco, pieno di rotelle e ingranaggi.
    Lo Spagnolo, aristocratico e appesantito .
    Il Francese… non l'ho capito: spiegamelo che lo devo studiare per Pasqua!

    Non spariranno, come non son spariti i nostri dialetti quando quello fiorentino si è imposto come lingua ufficiale.

  17. Non so niente sull'argomento e quindi sparo: un linguaggio semplice e comprensibile presuppone la ricerca e l'uso di vocaboli appropriati, che rappresentino maggiormente il senso di quello che si vuole esprimere. Quindi l' esistenza di un vocabolario ampio presuppone una maggior precisione nel definire una situazione particolare. I pensieri non sono mai semplici se liberi soprattutto dalla gabbia del linguaggio a volte faticano a trovare la "parola" giusta. Piuttosto la conoscenza del vocabolario che abbiamo a disposizione è importante secondo me. La vivacita' di una conversazione è determinata dall'uso appropriato di questi vocaboli; usando quelli giusti la comunicazione è veloce scattante e chiara.
     

    Vogliamo le foto di Natale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  18. Bel dilemma. Interessante. Brava.
    Sarei per la prima ipotesi. Più parole, maggiore semplicità (tranne che nel loro apprendimento, ossia nella fase iniziale) e chiarezza.
    Si dovrebbero evitare giri di parole, insomma. 

  19. EhII wow… scanner stampante?
     dai dai facci vedere..
    bella dote la sintesi , pesante la logorrea.. va vabbè non scanniamoci per quattro parole in più.. l'importante è capirsi.. e non fate pipì e popò quando il treno è fermo..all right? Okkey? good?
     ti ho risposto sui massaggi autorevoli..

  20. Cos'è ?
    Il Festival della Scansione Italiana ???

    Per me più parole ci sono meglio è. 
    E' impossibile che due parole siano nate e si siano sviluppate per dire esattamente la stessa cosa, perciò più parole abbiamo a disposizione più sfumature riusciamo a dare al discorso, no ?

    I miei omaggi, saluti, e rispetti…

  21. Off topic

    Ho visto il film della bier, allieva di Lars Von trier   In un mondo migliore…
     ammemmi è garbato un casinose potessi lo rivedrei volentieri come hereafter..

  22. Prima di tutto quando ho comprato lo scanner non ho mica fatto tutta questa storia … io !!!    … scherzo naturally …
    Circa l'essere più o meno concisa … è un grande dilemma … amo sentire la mia voce più di tutte le altre, quindi diciamo che non sarei obiettiva …
    Per le altre lingue conoscendo solo un po' d'inglese e francese … pesco una carta e passo !!!

  23. Mi sono dichiarato a una girl ispirandomi alla lezione d'inglese da te gentilmente postata… Mi ha riso in faccia!

    Dentelucente

  24. Per quel che ne so è lo stile, il modo diretto di esprimersi, oltre a una grammatica essenziale, ad aver avvantaggiato l'inglese. E' una questione di gusto. Il tedesco cerca di raggiungere la massima precisione, magari attraverso la combinazione di parole, così che i termini diventano un numero impressionante, se consideriamo le combinazioni possibili, che non appaiono nemmeno sul dizionario. L'uso dei casi, come nel latino, greco e lingue slave, va ugualmente a vantaggio della precisione, non certo della semplificazione. L'italiano privilegia le perifrasi e le precisazioni inessenziali, il francese estetizzerebbe qualunque cosa, anche la più banale. Sul cinese e sull'arabo, che potrebbero essere le lingue del futuro, so troppo poco. Lo spagnolo è svantaggiato da una grammatica complessa. Ognuna di queste lingue ha però una sua specifica bellezza e mi dispiacerebbe molto se dovessero tutte scomparire, a vantaggio di qualche linguaggio universale.

  25. …..il SEMPLICE paga sempre, l'ampollosità italica fa pena e diverte all'estero….

    Bene lo scanner, ti consiglio di ridurre (se grandi) la pesantezza delle foto altrimenti consumi spazio su Splinder. Gli slide, su splinder, non pesano. Comunque riduci anche quelle che userai a questo scopo. Apetto il tuo Natale …. ce lo meritiamo ….visto che ci hai mollato a lungo!

  26. Ma che strano! Avrei detto più ricco l'italiano rispetto all'inglese…ma siamo sicuri?!

  27.  Hannah, le foto… non ci riesco, faccio trutto per benino, come per allegare ad un e-mail, ma mi esce  Unable to save media. There was an error creating thumbs for this media.
    Qualcuno mi aiuti, per favore.
     Egle, sì, lo immagino che serva la conoscenza dei vocaboli: anche se il Cinese è la seconda lingua per ricchezza, parlare in Cinese per me sarebbe come parlare… Olandese!
    Io penso in modo 'discorsivo', perciò di sicuro una chiarezza di linguaggio avvantaggia la velocità ( a parità di lucidità mentale, chiaro).
    Però avevo in mente un'altra cosa..
    L'influsso della lingua sul carattere di un popolo e, viceversa, l'influsso del carattere sulla lingua.
    Giusto, Brum. Magari una lingua che ti costringe a giri di parole ti dà una forma mentis barocca ?
     Titti WonderSint? 

     sì, immagi

  28.  Mmm.. Infatti Ossequi non è lo stesso.., Melo.

    IL FESTIVAL DELLA SCANSIONE ITALIANA. Bel titolo.
    Prossimamente sui nostri scherni.

    Titti, che bello, eh!! lo rivedrei anche io!

    Pi, sei adorabilmente loquace, sì.. 
    Ma dipende: quanti concetti esprimi in quell'oretta di chiacchiere?

     Dentelux, chi si rilegge! Che sia una questione di accento? Di pronuncia? Che con quelle zanne..

  29. .. Lillo adesso devo uscire (tu sai dove vado, è martedì sera…) ma domani sera ci proviamo insieme con l'ausilio del tel, ok?

  30. Io di linguistica premetto che non ne so nulla. Ma una cosa che ho sempre pensato e forse risulterà scontata per molti, è che lo stesso concetto espresso in lingue diverse, non ha più lo stesso "sapore". Le parole assumono sfumature e significati simili e non sempre combaciano perfettamente passando da una lingua all'altra. E' un po' quello che dicevi tu Lillo. E la ricchezza di vocaboli ovviamente aiuta; più termini conosci e meglio esprimi quello che vuoi dire. Io non conosco molti vocaboli, nemmeno in italiano e me ne rendo conto quando una certa cosa, così come la vorrei dire, mi viene in mente solo usando le parole di un'altra lingua; si fa una conversiona forzata, si può esprimere lo stesso concetto, anche in maniera efficace, ma non è più la stessa cosa, non ha più lo stesso sapore, appunto. Ci si adatta, in un senso o nell'altro. Sarà che il pensiero di una lingua, specie se è stata assimilata in un contesto culturale specifico, porta con sè le atmosfere, il pensiero di quel luogo. E quelli sono solo di quel luogo e non possono essere espressi con la stessa efficacia altrove e con una lingua diversa. Credo sia naturale, normale, nonostante la standardizzazione di un inglese globale (che non conosco molto bene), questo è quello che avviene se oltre alla lingua, si assorbe anche "il luogo" da dove quella lingua arriva. Per me è fondamentale. Ed è per questo che l'inglese un po' mi mette tristezza avendolo imparato sui testi. No lo so collocare, non lo so ancorare a nessun posto specifico. Per me la lingua italiana ad esempio, ha un senso affettivo forte proprio per questo motivo. L'ho imparata in età scolare e magari non la so usare come vorrei, ma la rispetto, moltissimo, con tutti i limiti (tanti) che mi ritrovo. 

  31. Ciao Brumazzo!

     Jouy-parla-chiaro: sei la mia portabandiera!
    Per le foto… …   Tu kome tire 'slide'?

    Lella, me l'aveva detto mio papà e ci avevo creduto.. Mi mostrava un libro in Inglese e uno tradotto: quello in Italiano era sempre il doppio!

    Samothes, é importante quello che dici. Non vorrei rispondere con un commentino adeguato al tempo stretto che ho ora a disposizione.
    Mi riprometto di tornarci su. Ti ringrazio.

    (Grazie, HANNAH, a domani)
     i)

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