la Barçarola

Sui nostri quattro giorni a Barcellona, regalo collettivo per il compleanno del Mostrillo Alejandro .
Ho scoperto che i viaggi mordi e fuggi non fanno per me: ho bisogno di troppo tempo per ambientarmi, soprattutto se mi sposto in aereo (d’obbligo, in questi casi).
Ma il soggiorno si è rivelato più che gradevole, grazie alla sistemazione: un micro appartamento a Santa Caterina, quartiere piuttosto centrale, in zona pedonale, con LA finestra affacciata su una piazzetta che offriva, oltre al mercato rionale:  Kebab, Pizza Paco, ristorantino tipico gestito da due ragazze italiane :-)  (e cuoca Catalana), un bar tipo happy-hour e uno tipo bicér de vin, in cui seguire la partita Barça-RealMadrid (purtroppo perduta); e, soprattutto, schiere di ragazzini/e con pallone che dalla strada chiamavano: Alejandro!!! Clemente!!! Vamos a jugar! (in Spagnolo, dato che al Catalano non eravamo preparati).

Insomma, a parte las Ramblas, Gaudì, el Barrio; Le chiese, le tapas, il flamenco… e soprattutto CAMP NEU (lo stadio)  che ci ha preso un giorno intero…    la solita vita  :D 

Ma non a tavola.

La cosa che più mi è piaciuta,
oltre alla vita di quartiere?  Il ponte girevole! e IL VENTO, e gli spostamenti coi mezzi pubblici, quando i piedi si rifiutavano di portarci oltre.

(segue)

 

 

40 pensieri su “la Barçarola

  1. A me basta viaggiare e in viaggio sono indistruttibile; a fine luglio, pare, ne faccia uno anch’io. Ne ho proprio bisogno. Barcellona a mala pena la ricordo.

  2. Sei andata a trovare i miei antenati, Lillo? Io a Barcellona ci sono stato solo una volta, per pochi giorni, ma l’ho vista abbastanza male e non mi sono trovato molto a mio agio. Sono proprio un senza patria e senza bandiere: è questo in fondo il segreto del mio disagio. In fondo invidio molto tutti quelli che provano un sentimento di appartenenza, a una nazione, a un partito, a una filosofia, a una religione. Io vedo sempre qualche elemento disturbante che mi impedisce di aderire sentimentalmente a qualcosa. Ti posso assicurare che non è comodo convivere con questo tarlo critico: così si rimane soli.

  3. ALE, più che stress è che devo fondermi con chi ci vive; ma probabilmente non è una questione di tanti o pochi giorni…
    Ma tu? Perchè dici che ti manca? Dimmi, dai!

    MELO, allora l’ho presa per il verso giusto!

    GIULIO, confesso di avere un handicap: il dormire! Per fortuna sono piccolina e posso raggomitolarmi quasi ovunque. Ma sono davvero indistruttibile e felice solo se MI MUOVO: camminare, treno, pullman, tram, barconi… e annessi: porti, stazioni, sale d’aspetto… con rispettivi mangiarini!
    Poi, magari, ci dici dove andrai, eh!

    MONI, eccone un’altra! Non sono mai stata una patita della Spagna (ma nemmeno il contrario); per preconcetto, penso, dato che le poche volte che ci son stata, son stata bene. Infatti, vorrei tornarci…
    Valencia, dici? e come mai eri lì?

    GUIDO, mi pare di capirti, ma magari no. Io appartengo a posti che esistono solo nella mia testa, il tarlo critico lavora sempre, ovunque, e siccome non vi sento veramente di appartenere a nessun luogo, mi sento un po’ a casa dappertutto. Casa, per me, era la mia infanzia. Esisterà fino a che ci saranno mia sorella e mio fratello.

      • Come diceva MELO, i posti più che visitarli bisogna viverli, e andarci per lavoro significa avere un vero contatto con quella realtà. tempo fa, ovunque andassi, mi trovavo un qualche lavoro da svolgere; un po’ per necessità, certo, ma ancor di più per quel motivo!

        • è vero sotto certi versi !
          ma credimi allestire uno stand e stare 10 ore in piedi in uno spazio 5×5 non è il massimo e la sera portare i clienti a cena….non ho davvero visto tanto…però amavo il mio lavoro e mi manca:(

    • Ho dormito sul pavimento dell’aeroporto di L.A. nascondendomi alle guardie, perché di notte chiudeva. Negli alberghi a 5 stelle e nelle stalle. (non è vero e cercherò di esserti sincero: era una capanna ma suonava peggio ed è falso anche questo, perché non suonava affatto. Non volevo essere bugiardo ma un autentico cretino, e invece lo sono in quanto il cretino è falso)

      • Ahah! E dove ti nascondevi? Mi fa strano pensare ad n aeroporto che di notte chiude… E io che criticavo Malpensa perché alle tre non trovavo un bar aperto!
        (ps: nelle stalle, almeno, c’è caldo! Ricordo certi freddoni, coi cartoni sotto il sacco ché non c’eran gli stuoini espansi.. infatti ora patisco di reumatismi.)
        Pps: e se non cretino e non bugiardo, almeno suonato!

        • Talmente strano che mi pareva comodo e logico attendere la coincidenza per Honolulu in partenza all’alba (senti che viaggio!), essendo sbarcato intorno alle 23.00. Sì, Lillo, uno dei più grandi aeroporti del mondo vent’anni fa chiudeva dopo l’ultimo volo della sera per circa 5 ore. Come vorrei poter riscontrare se le le cose sono cambiate!
          Gli agenti, ricordo, ci videro, ci spiegarono e ci tollerarono. Che impressione trovarci soli quelli spazi immensi…

  4. Amo la Spagna, il fuoco, la passione, la bellezza, io non sono invidiosa, meno male, no, non sono invidiosa, ma un pochino di Spagna anche a me, un tango con la rosa fra ai denti a pungermi di spine, ecco. Meno male che posso ballare in poesia o anche fare finta. Già.

  5. … non l’ho vista, o per lo meno, ho visto solo l’aereoporto … ad aspettare un’amica , l’aerreo era in ritardo … adesso arriva adesso arriva .. ritardo di 30 minuti .. poi 1 ora poi arriva .. alla fina siamo stati li per una giornata intera :/… cosa volete sapere dell’aereoporto ?

  6. RONDINE, so che non è gentile, ma non posso fare a meno di ridere: ma come si fa, “Ciao, dove ci vediamo?” “Facciamo al bar dell’aeroporto, dai.”
    AHAH!
    Scusa. :/
    E, però peccato, sì, a saperlo prima… E com’é? Ché io sono atterrata a Girona.

    • purtroppo non volo … non salgo sugli aerei ,(mi sono scelda uno pseudomino , rondine, per immaginarmi la’, in alto ) per cui non ho un margine di paragone … direi ..piccolo , raccolto … ma non ha il classico vetrone dove puoi vedere la pista … pensavo che tutti l’avessero.. ! Almeno avrei avuto qualche cosa da vedere .
      Volevo dire una cosa a Guido in fatto di appartenenza…
      Hai provato a sdraiarti su un prato e guardare il cielo ?
      Ecco io faccio cosi’ .. e niente nazioni , partiti, filosofie e religioni .. appartengo a quello .. al cielo … al pulviscolo dell’unverso . alla terra… e poi ha ragione Lillo … L’unica vera appartenenza e’ la casa di quando eri piccolo e ragazzino … beh… devi aver avuto una bella infanzia s’intente , altrimenti non vale !!

      • La mia infanzia è stata un vero schifo, rondine, per cui non posso nemmeno rifugiarmi nel ricordo. Posso solo sperare in un futuro migliore, in cui non ci siano più divisioni e si possa appartenere semplicemente al mondo. Il fatto è che questo futuro non arriva mai e l’attesa logora.
        Magari provo davvero a stendermi su un prato, dopo aver controllato che non ci siano troppe formiche, siringhe, preservativi ed escrementi di cane.

        • un po’ piu’ di ottimismo pero’ … non e’ mica tutto cosi buio , brutto e pauroso .. e nemmeno cosi’ sporco ! Se proprio vuoi provare vai in montagna , li il cielo lo tocchi ! E’ i prati ti invogliano proprio ……………. Vero , il futuro e’ incerto,..ma lo e’ sempre stato … e lo sara’ sempre, dagli uomini delle carverne fin qui.. chi non lo ha temuto ?

          • RONDINE, grazie per le belle parole che lasci qui :) Guido a volte riesce ad essere cupo. Invece non è pessimista, sai? è un realista, e finto-cinico; crede nel futuro, e anche se non lo vedrai sdraiato al parco, e magari neanche in montagna, con la fantasia che ha ti potrà raccontare delle stelle nel Deserto dei Gobi. Lamentandosene :D.
            Per poi farti scoprire che scherzava.

          • E’ vero, Lillo. Io in fondo ho il difetto di non prendere mai le cose troppo sul serio, per una sorta di autodifesa. Nel deserto del Gobi magari mi lamenterei perché a sdraiarcisi per guardare le stelle penso che ci sarebbe un freddo boia. Se poi penso a tutti quelli che hanno preso troppo sul serio le cose, ad esempio la politica, fino a rovinarsi la vita per seguire qualche capo, ora posso dire che avevo ragione io, che ritenevo la vita politica una scorciatoia per i furbi che volevano un ottimo posto senza sostenere un concorso. Quanto all’utilità dei capi (in tutti i settori), meglio che stia zitto, altrimenti passo per anarchico e mi arriva in casa la digos.

    • fai bene a ridere… anch’io rido di me per essere stata cosi’ stupida da aspettare come una salamandra attaccata alla roccia l’arrivo dell’aereo … avrei potuto uscire … avvisare Roby e appena atterrata volare a prenderla … beh.. acqua passata. In compenso sono stata a Figueres a vedere il museo di Dali’ … davvero surreale , per me da non perdere.. ti mando una foto … peccato che e’ piccina, perche’ ci sono un sacco di particolari
      ciao Lillo

  7. ciaoooooooooooo…scusa cara..ma ho l’impressione di averti avuto amica su splinder…io sono artemisiaaaaa…ricordi???…nel frattempo lascio un commentino…io la spagna non l’ho mai vista..ma mi sembrava di essere là con il tuo post……buona notte mamy

  8. ps… veramente anche la mia casina di questi ultimi 15 anni mi piace e la sento mia !! Sono un po’ confusionaria ?

  9. anch’io ho splendidi ricordi di Barcellona, così diversa dal resto della Spagna!!

    i viaggi mordi e fuggi non fanno neanche per me che sono bradipa anche nell’adattamento. Il tempo di capire che sono arrivata e già bisogna ripartire… naaaaaa…. io sono trooooppo lenta… lentiiiiiissima…..

    comunque bentornata. e olé! :)

  10. Anch’io lentissima e reiterante: ho bisogno di sentirmi a casa, in un posto, e allora ritorno finché non lo sento mio. Mi è capitato con la Grecia soprattutto, e con la Sicilia, e con altri luoghi, ancora, che prima mi covo, mi sogno, mi covo, mi sogno…
    Per dire, da 4 o 5 anni si va a Genova, almeno per 3-4 giorni; magari si aggiunge una strada, ma poco, molto poco per volta:)

    • Cioao Z!
      Bella questa cosa dei luoghi sognati, e covati…
      E Genova, come mai ? E dove state? Ah, se ghe pensu!
      Il Mostrillo è mezzo Genovese, sai?

      • Beh, se per questo, io a Genova ci ho pure lavorato. Il mio primo racconto del nuovo millennio è nato sul treno Milano-Genova

          • Noi ci si muove per la gente, prima ancora che per luoghi. A genova ci sono amici cari carissimi. Uniti dal judo, che è il filo rosso della vita di mio marito. Mica il judo dei risultati, quello educativo, che accompagna la vita dei ragazzi, in particolare i ragazzi che partono con disabilità.
            Attraverso gli amici ci innamoriamo delle città:)
            z

  11. La Spagna, che bella….tutta, anche se io preferisco la parte dell’Atlantico, i paesi baschi, certe città dell’interno, Burgos per esempio, ma soprattutto Toledo, Avila, Segovia…..
    Io invece ho un animo “da viaggio” sono sempre pronta a partire e appena arrivata è come se in quel luogo abitassi da una vita…..

    • SUZIEQ, sì, penso proprio che meriterebbe un viaggio serio, fuori stagione e in posti meno battuti. Come piace a me… ma tutti credo che, potendo…
      L’animo da viaggio è una forma mentale, che una si porta anche quando va al bar dietro casa: una porta aperta sul mondo. Io non mi sento poi tanto diversa, ma è la parte organizzativa che mi frega, per lo meno da quando non sono più sola. Non che prima fossi organizzata… ma non ne avevo bisogno.
      Viaggio volentieri coi superorganizzati; non so loro quanto viaggino volentieri con me :D

  12. … parla e parla e siamo arrivati a oggi .. festa delle mamme .. per cui cara Lillo, mamma di mostrillo , ti dedico questo quadro del mio pittore preferito .. Monet

    • RONDINE, beh, già un aeroporto internazionale ne ha da offrire, di spettacolo. Soprattutto se non hai la paranoia di dover salire su uno di quei cosi :D !!
      Dalì l’avevo visto a Milano, con mio fratello: più divertente di un Luna-park!
      Per finire, GRASSIE! I papaveri sono tra i più bei fiori, per me. Tra l’altro, mi ricordo di un disegno fatto in prima elementare per la festa del papà, PAPA’-VERO, che lui ha sempre tenuto appeso nella sua libreria, cornice di scotch verde e vetro rotto.

  13. Non sono mai stata in Spagna, solamente perchè ho preferito vivere altri luoghi ed ora non ho più molta voglia di viaggiare…non mi bastava neanche un mese, ci tornavo l’estate sucessiva e poi ancora e poi ancora …..se decidero’ di fare un altro viaggio sarà la volta buona che non torno più :-)…..ben tornata!

    • EGLE, sì, anche a me piace tornare e tornare, mi piace viverli, i posti. E certo son più quelli in cui non son mai stata, :/ .
      Mi pare starano che possa passare la voglia di viaggiare… chissà se capiterà anche a me..

I commenti sono chiusi.