Piccoli incompetenti crescono

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“Ma  non sei contenta che tuo figlio prende un bel voto anche se non studia? Invece che il mio che prende cinque anche quando studia!”
“Uh… sì, però… insomma… non è che possa permettersi di non studiare perché sta attentissimo in classe, o che sia più avanti degli altri; ha preso qualche bel voto perché è stato fortunato, perché ha una memoria prodigiosa a brevissimo termine e, dato che siamo solo all’inizio… ” 
“Scusa, se va bene senza perdere tutto il santo pomeriggio dietro ai compiti tanto meglio.”
“Eh, ma non impara un accidenti, e in questo modo nemmeno gliene importa un accidenti!”
“Bè, l’importante è che prende un bel voto, no? E poi, và quante béle puteléte ghà intorno…!”
” . . . . . “
La vedo dura (col mio Mostrillo).
Speriamo non si butti in politica.

35 pensieri su “Piccoli incompetenti crescono

  1. ahahah mah! Non saprei a chi dare ragione, sai? :-) Alla fine credo di aver imparato di piu’ dai libri (di interesse personale) e dall’esperienza che dalla scuola. Perlomeno certamente le prime cose mi sono servite di piu’. Insomma… la vita e’ breve, e difficile; finche’ se la possono godere…
    Ciao cara :-)

  2. Ho sorriso con tanta amarezza. Quando ancora insegnavo e facevo alla mia classe il primo discorso di presentazione al primo incontro, glielo dicevo con chiarezza: che non avrebbero avuto alcun problema di promozione con un minimo impegno, ma che conveniva lavorare sodo se volevano imparare qualcosa. E ho avuto risultati notevoli in un istituto professionale, dove nessuno avrebbe dato un soldo bucato per quei ragazzi. Erano meravigliosi. Oggi manca sempre più l’arsura di imparare, la poesia è derisa, ci sono molti limiti nella poetica odierna, ma anche molti salti di livello, capire questo esige studio, ma lo studio dispiace, meglio la discoteca dove dimenarsi, ridere come gli scemi e “farsi” di pillole strane.
    Non studiate per passare la classe, ma perché è entusiasmante, apre nuovi orizzonti, sviluppa il pensiero e il sapere vi fa anche capire la vita.

  3. Io concordo con l’interlocutrice. Capisco che tu voglia di più… ma tifo per il mostrillo. Specie se il tempo lo perde con le ragazzine…

  4. se perde tempo con le ragazzine, il mostrillo promette bene!
    certo… dovrebbe anche studiare… poco poco poco, ma farlo…
    vedremo!
    c’è sempre la politica comunque che prende i mostrilli ignoranti e furbi!

    • Ha il tempo per far entrambe le cose, e anche di più… mica sta preparando la tesi!
      Io, piuttosto, avrei bisogno di ripetizioni: mica l’ho capita, la vignetta!!!

      • Credo che sia l’imbarazzo nel figlio… mentre mostra la pagella, o qualcosa di simile, al padre… che si arrabbia… e chiede che cosa sia successo…
        Più o meno, cara Lillo!
        Il mostrillo è ancora piccolo allora?
        Ti abbraccio
        gb

  5. è un bel dilemma… premetto che non ho figli (e quindi, come tutti quelli che non hanno figli, dispenso consigli a quelli che ne hanno) però credo che l’importante è che tuo figlio conservi la curiosità verso il mondo, incluso verso quello che spiegano a scuola.
    l’importante è che non tari il suo impegno sul riuscire senza impegnarsi quanto, piuttosto, sul desiderio di imparare. se poi il risultato è comunque un buon voto, che stia sui libri o no, tanto meglio. tu, come mamma, devi solo preoccuparti di fornirgli le motivazioni giuste, stimolando la sua mente ma anche il suo cuore, la curiosità come i valori.
    ora torno ai miei venti gatti (che nessuno pensi che sono una compensazione del non aver avuto figli, inclusa me stessa!! ;)
    un abbraccio

    • Non hai figli carnali ma di certo hai a che fare con bambini (fortunati); hai espresso esattamente quello che penso io, che mai l’ho rimproverato per un voto basso se preceduto da un minimo impegno. Stimolare, mantenere la sua curiosità è la mia missione :D , provando a fornirgli il buon esempio faccio del bene a me stessa; Poi, lui è lui… entusiasta e superficiale… prende la vita come un surfista,
      Poi chissà?
      Ciao :)

  6. Wow, stasera funziona tutto!

    Dunque, dicevamo….mostri li che prendono bei voti chiissa’ come ne conosco pure io…ma e’ fortuna spesso .
    Ora sta studiando “l’economia del tempo”. …nel senso quanto tempo devo dedicare per prendere la sufficienza? Perche’ di piu’i sarebbe tempo tolto agli amici…beh, ancora di ragazzine non ne vedo in giro…ma il sabato sera e’ votato ormai alla socialita’ extra familiare…

  7. cOMUNQUE, A PREOCCUPARMI (ALMENO QUI) NON é TANTO IL RENDIMENTO SCOLASTICO DI mOSTRILLO, QUANTO IL DILAGARE DI UNA CERTA MENTALITà: QUELLA DELLA MIA INTERLOCUTRICE.

      • In effetti, anch’io come te, constato che c’e un dilagare di questa mentalita’.i risultati contano piu’i di tutto! Si, ma quali risultati?il pezzo di carta che ti dovrebbepermettere di accedereal mondo del lavoro…ed anche di fronte all’evidenza dei tempi che non assicurano manco i risultati, uno una domandase la dovra’ pur fare prima o poi!
        Difficile remare contro questa cosa , noi…figurati loro! Ma io ci provo eh? Ciao e buona domenica!

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