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“Ma non sei contenta che tuo figlio prende un bel voto anche se non studia? Invece che il mio che prende cinque anche quando studia!”
“Uh… sì, però… insomma… non è che possa permettersi di non studiare perché sta attentissimo in classe, o che sia più avanti degli altri; ha preso qualche bel voto perché è stato fortunato, perché ha una memoria prodigiosa a brevissimo termine e, dato che siamo solo all’inizio… ”
“Scusa, se va bene senza perdere tutto il santo pomeriggio dietro ai compiti tanto meglio.”
“Eh, ma non impara un accidenti, e in questo modo nemmeno gliene importa un accidenti!”
“Bè, l’importante è che prende un bel voto, no? E poi, và quante béle puteléte ghà intorno…!”
” . . . . . “
” . . . . . “
La vedo dura (col mio Mostrillo).
Speriamo non si butti in politica.