scrisse Elsa Morante

Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuol rappresentare.”

Elsa Morante

Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini.

 


20 pensieri su “scrisse Elsa Morante

  1. E hai notato lo sguardo implacabile, il sorriso stampato, il mento all’aria , la camminata tesa a schiena ritta, il “mi spezzo, ma non mi piego”? I leader o aspiranti tali si somigliano molto. Sono subito riconoscibili alla sagoma. In quanto ai loro traffici, anche quelli sono simili e qualche ragazza ci resta sempre invischiata.

  2. Non ho mai capito come non si possano riconoscere evidenti analogie e somiglianze fisiologiche e comportamentali tra trivio e malito.

  3. Odio i leader carismatici, in qualunque forma si presentino. Le differenze comunque tra il vecchio istrione e il nuovo ci sono. Anche la situazione è per fortuna molto diversa. Allora le Nazioni erano strutture realmente indipendenti e sovrane, ora sono una sorta di regioni all’interno di strutture più ampie. Simili sono però sempre i motivi che favoriscono l’ascesa dei dittatori e dei leader populisti: l’incapacità delle forze democratiche di risolvere i problemi del Paese e di favorire il benessere dei cittadini. Se popolari e socialisti si fossero accordati nel primo dopoguerra per realizzare un piano di sviluppo e ottenere la pace sociale, e se i reduci non fossero stati trattati alla stregua di Rambo, ma integrati nel tessuto sociale, il fascismo non si sarebbe mai sviluppato. Se la sinistra, in tempi più recenti, avesse conservato i suoi legami con tutto il popolo (e non solo con la parte di esso integrata con le strutture di partito), anziché arroccarsi come casta di ricchi e spocchiosi intellettuali e di funzionari di partito e sindacato, ascoltando esigenze e timori della gente comune e cercando soluzioni, il populismo berlusconiano non avrebbe avuto motivo di esistere.

  4. Niente di nuovo sotto il sole……

    “Io sono qui….io sono qui….io sono qui e non ho paura di nulla”

    Ma vai a c…..re!

    Un perseguitato, perseguitato dalla Boccassini!

    Lo odio! Se potessi lo annienterei con le mie mani!

    • I dittatori crescono nella lotta, Suzieq11; l’odio li fa crescere, come il concime. Bisognerebbe avere il coraggio di ignorare questo tizio, di parlare di problemi seri. In vent’anni in Italia, anziché pensare all’economia, allo sviluppo, alla cultura, al turismo, ci si è occupati solo di quest’omuncolo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

      • Hai ragione. Io quando lo vedo e sento parlare di lui, mi infiammo e vedo rosso, Dovrei invece ignorarlo ma non sempre ci riesco. Anche perché giro in mezzo alla gente e sento chi si esalta per lui e lo esalta. Chi andrebbe nel fuoco per lui ! E mi chiedo se hanno le fette di prosciutto davanti agli occhi. E sono triste per queste persone che sono cadute nella trappola. E intanto si continua a parlare di lui lasciando da parte i problemi che ci affliggono.

  5. Quando la maggioranza fa queste scelte, credo che ci sia qualcosa di più del “tornaconto”, credo ci sia la percezione che solo un uomo forte, perfino pieno di “interessi” personali, possa smuovere un’acqua divenuta ormai più che stagnante. La percezione permeante è “qualunque cosa, purché se ne esca”.

  6. Credo che la vignetta di Altan spieghi tutto. In realtà… a parziale giustifica del popolo italiano dobbiamo dire che uomini onesti… che si proponessero al governo, non ne abbiamo mai avuti. Da tanti… tanti decenni.
    Io ho una teoria. Un uomo veramente onesto, che non accetti compromessi e sporchi accordi… può ambire al massimo alla carica di consigliere comunale. Più avanti non va.

I commenti sono chiusi.